Con il suo sapore dolce e la sua freschezza l’avocado è un frutto perfetto per le ricette estive. Fornisce molti elementi di elevato valore nutrizionale (è un frutto altamente calorico) e offre più potassio delle banane.
Proveniente dall’America centrale, questo frutto cresce prevalentemente su alberi in zone tropicali o sub-tropicali: soffre infatti le temperature rigide. Proprio per questo i suoi principali esportatori sono Messico, Repubblica Dominicana, Colombia, Perù, Indonesia e Kenya. Non tutti sanno, però, che è possibile coltivare una pianta di Avocado anche in ambiente domestico!
Farlo è semplicissimo: per far sviluppare una pianta da un seme basta asportare quest’ultimo dal frutto e immergerlo per metà in un bicchiere d’acqua. Per farlo possiamo utilizzare quattro stuzzicadenti: aprendoli al centro del bicchiere e posizionandoli alle quattro estremità del seme, forniranno una comoda sospensione.
A questo punto dovremo aspettare fra le 6 e le 8 settimane, durante le quali si svilupperanno le radici nell’acqua e si formerà un’apertura sulla parte del seme rimasta all’aria. Da qui spunterà la pianta. Quando avrà raggiunto circa 17 centimetri di altezza si consiglia di tagliare la parte superiore della pianta (fino a farla tornare alta circa 7 centimetri). In questo modo dovremmo garantire una crescita più solida al tronco.
Quando tornerà a un’altezza di circa 17 centimetri potremo piantarla in un vaso di una ventina di centimetri di diametro, con un terreno ricco di humus. Anche in questo caso la metà superiore del seme dovrà restare esposta, e quella inferiore piantata nel terreno.
A questo punto non dovremo fare altro che prenderci cura della pianta, ricordandoci che ama gli ambienti caldi: esponiamola dunque al sole e innaffiamola frequentemente (il terreno dovrebbe essere sempre umido ma non zuppo). Quando il clima si fa rigido (sotto i sette gradi) spostiamo la pianta negli ambienti interni riscaldati.