Curiose e stravaganti, a volte poco conosciute, le piante carnivore stanno prendendo sempre più piede nelle nostre abitazioni. Particolarmente indicate per eliminare una parte degli insetti presenti nelle case durante la bella stagione, senza ricorrere a insetticidi chimici, le piante carnivore non sono facilissime da coltivare, ma possono dare grandi soddisfazioni e arredare con stile ogni ambiente.
Le piante carnivore sono di circa 600 specie diverse e proprio per questo motivo hanno anche modi differenti di intrappolare gli insetti per assicurarsi tutti i nutrimenti di cui hanno bisogno. Alcune agiscono in maniera attiva avvicinandosi loro stesse all’insetto, mentre altre sono decisamente più passive attendendo che la loro preda si intrappoli da sola nelle loro foglie.
Come abbiamo detto, la cura delle piante carnivore non è facilissima, un’accortezza specifica è di posizionarle in una zona a mezz’ombra durante il periodo primaverile. È importante che siano riparate dai raggi solari diretti e che vengano annaffiate per mantenere la terra umida, ma senza esagerare e senza creare ristagni idrici.
Come possiamo coltivare grossomodo una pianta carnivora? Per farlo, dobbiamo prima capire come nutrirle e se le condizioni sono favorevoli alla loro cura e crescita.
Le piante carnivore si nutrono di insetti per le carenze di azoto caratteristici dei loro habitat. Essendo dei vegetali predatori che si sviluppano nelle zone paludose e molto umide, l’azoto, uno dei loro principali nutrienti, è molto scarso e viene recuperato dalla decomposizione degli insetti catturati.
Come Innaffiare una Pianta Carnivora
Generalmente, richiedono acqua di osmosi, distillata o demineralizzata, visto che i Sali minerali sono dannosi per questa categoria di piante. Bisogna assolutamente evitare l’acqua del rubinetto e al massimo, si può compensare con l’acqua piovana.
Qual è il vaso adatto?
Il vaso dovrà rispondere alla loro esigenza di umidità, ottenibile raggruppando diverse piante in un sottovaso e un fondo di circa due dita d’acqua, facendo sempre molta attenzione ai ristagni.
Di quanta luce necessitano?
Elemento fondamentale per la cura e la crescita delle piante carnivore, è la luce. In media, le piante carnivore necessitano di 12 ore di esposizione alla luce, perciò è buona norma tenerle sul davanzale della finestra.
Qual è la temperatura ideale? E di inverno?
Pur vivendo in climi temperati, lontane dai forti geli, le piante carnivore possono sopravvivere all’esterno per la maggior parte dell’anno. D’inverno, la temperatura consigliata si aggira intorno ai -2,5° C, per consentire loro entrare in dormienza fino alla primavera e per far si che crescano sane e vigorose.
Qual è il terriccio più adatto?
Altro elemento da non prende sottogamba è sicuramente il terriccio, che deve essere anch’esso povero di nutrienti. Un consiglio è quello di usare della torba acida che è povera di azoto e in aggiunta della sabbia orticola o perlite. Da non usare assolutamente i terricci universali, da giardino o per piante grasse.
La questione insolita… e gli insetti?
Altra indicazione importante, bisogna evitare di somministrare insetti morti e/o cercare di dare troppi insetti alla nostra pianta carnivora. Ci penseranno loro a “sfamarsi” quando necessario!
Vediamo insieme quali sono le piante carnivore che puoi acquistare per coltivare in casa
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Dionaea Muscipula
Meglio conosciuta come Venere Acchiappamosche, la Dionaea Muscipula è la pianta carnivora più nota di tutte, ha un’altezza massima di 10cm e cattura gli insetti con la parte finale delle foglie. Le sue foglie caratteristiche, dette a cerniera, assomigliano a una bocca che si apre e chiude ogni volta che l’insetto si posa sopra a delle setole sensitive e colorate che hanno. Queste setole, toccate più volte fanno scattare le foglie che si aprono e si richiudono con l’insetto nelle fauci. L’insetto rimane intrappolato e “mangiato” per diversi giorni, anche 30, dopodiché la pianta riapre la sua trappola per attirarne a sé di nuovi. D’inverno va tenuta al freddo e va mantenuta sempre umida, a prescindere dalla stagione.
Prezzo: puoi trovare la Dionaea Muscipula in vaso da 12cm di Ø a circa 15€
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Drosera Capensis
La Drosera Capensis è una pianta carnivora che cattura gli insetti passivamente. Le sue foglie sono ricoperte da tanti peli ghiandolari che secernono un liquido viscoso la cui funzione è quella di incollare alle foglie stesse tutti gli insetti che ci si appoggiano sopra. Una volta incollati le foglie si chiudono intorno alla preda per mangiarla.
L’ideale per la coltivazione in casa, se si può garantire una temperatura compresa tra i 18 e i 30 gradi, da tenere sempre umida, anche d’inverno.
Prezzo: puoi trovare la Drosera Capensis in vaso da 12 cm di Ø a circa 10 €
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Sarracenia Purpurea
La Sarracenia Purpurea è la più efficiente tra le piante carnivore, e può arrivare anche a circa 70 cm di altezza, facile da coltivare ha anche una bellissima fioritura. Il suo imbuto, formato da tante foglie allungate, può essere coperto da un cappuccio colorato che attira gli insetti a sé. A questo punto gli insetti si nutrono di una sostanza che produce la pianta e che ha effetti narcotizzanti stordendo le prede e facendole cadere direttamente all’interno in una sostanza che li annega. Per la sua cura, è importante posizionarla in 2cm d’acqua demineralizzata o piovana per mantenerla in costante umidità. D’inverno può essere tenuta sia dentro che fuori casa, l’importante è che la temperatura non sia mai sotto lo zero.
Prezzo: puoi trovare la Sarracenia Purpurea in vaso da 12 cm di Ø a circa 12 €.
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Nephentes
Anche la Nephentes è una pianta carnivora con un ruolo passivo nella cattura degli insetti. Ha una struttura composta da ascidi, delle foglie modificate che sono una vera e propria trappola: l’insetto, attirato dal nettare e dal colore della pianta si posa sul bordo viscido e cade all’interno dove muore annegato. Essendo una pianta tropicale, necessita di una buona dose di umidità e temperature superiori ai 20 gradi per mantenersi sana e appariscente.
Prezzo: puoi trovare la Nephentes in vaso da 12 cm di Ø 12 euro.