Avere del sale in zucca, cosa significa? E da dove deriva?
Scopriamo insieme le origini di questo detto popolare.
Ti sarà sicuramente capitato nell’arco della tua vita di incontrare una persona capace di commettere errori grossolani, o di agire senza pensare o ancora di dimostrarsi poco intelligente, e di riferirti a lei descrivendola come una persona con “poco sale in zucca”.
Perché le nostre teste vengono paragonate a zucche salate?
Le sue origini sono antichissime, e dobbiamo risalire fino all’antica Roma, introducendo innanzitutto il sale. Il sale, infatti, era un elemento importantissimo per la conservazione degli alimenti, ed era considerato come una vera e propria moneta corrente. Ad esempio, sapevi che la parola “salario” deriva proprio dalla paga che ricevevano i gladiatori e i soldati, composta prevalentemente dal sale? Anche la via salaria di Roma, altro esempio dell’antichità, prende il nome da questo elemento, infatti questa era la via che dal mare all’entroterra veniva percorsa per portare il sale alla città.
Anche la zucca veniva comunemente utilizzata in quel periodo. Infatti, oltre a mangiarla, la zucca era perfetta da usare come contenitore per l’acqua o per le spezie perchè, la sua buccia, specialmente se essiccata, è quasi del tutto impermeabile.
Per questo motivo la zucca era utilizzata come ottimo contenitore anti umidità per il sale che, vista la sua preziosità, se fatto cadere era segno di sfortuna (non ti ricorda nessuna altra superstizione?;) ).
Avere molto sale nella zucca significava, quindi, essere ricchi, viceversa, averne poco voleva dire che essere più poveri.
Dalla realtà al detto popolare
Da usi domestici sia del sale, che della zucca, si è passati al modo di dire odierno. Come le persone che conservavano pochissimo sale in una zucca erano definite economicamente povere, la frase “niente sale in zucca” metaforicamente oggi significa che qualcuno è “povero” di materia grigia ” e non sa come usare la sua intelligenza. Al contrario, “avere sale nella zucca” significa avere una forte “ricchezza” intellettuale e un’accurata capacità di ragionamento.
In più, la particolare forma sferica delle zucche più comuni, che ricorda la testa di una persona, ha contribuito a radicare questo modo di dire così popolare al giorno d’oggi.