Completamente commestibile, il finocchietto selvatico è usato tantissimo in cucina: le foglie e le radici devono sempre essere consumate fresche, mentre i semi devono essere essiccati e possono insaporire i vari piatti o le bevande.
Una pianta che non deve assolutamente mancare in giardino o in vaso, soprattutto perché la coltivazione del finocchietto selvatico è semplice, e utile anche per allontanare le zanzare.
Quindi: come coltivare il finocchietto selvatico?
Posizione
Il finocchietto selvatico è, come dice già il nome, selvatico e poco esigente. Cresce bene in posizioni soleggiate e in luoghi a clima temperato e soffre particolarmente in zone dal clima freddo. Per questo motivo ti consigliamo di proteggerlo durante i mesi invernali, portandolo al chiuso o riparandolo con teli di tessuto non tessuto.
Terreno
La coltivazione del finocchietto può nascere in modo casuale. Questa pianta infatti può spuntare da un momento all’altro nel tuo giardino perché cresce in modo spontaneo in terreni aridi e ricchi di ghiaia, che però abbiano una superficie ricca di sostanze organiche, soffice e ben drenata.
Se il tuo giardino è, al contrario, argilloso potrai correggerlo semplicemente aggiungendo della ghiaia e della sabbia.
Finocchietto selvatico semina
Se non sei tra i fortunati ai quali è spuntata una pianta di finocchietto selvatico in giardino, puoi procedere tu stesso alla sua coltivazione.
Nel periodo primaverile-estivo puoi effettuare la semina direttamente in piena terra distribuendo i semi a spaglio e coprendoli poi con un sottile strato di terra. Aspetta che crescano i primi germogli per eliminare quelli più deboli.
Come innaffiare il finocchietto
Fortunatamente il finocchietto selvatico non richiede tanta acqua, per questo dovrai regolarti in base alla stagione e alla quantità di pioggia che cade nei diversi periodi dell’anno. Se per diverso tempo si ha avuto periodi di siccità allora è meglio innaffiare la pianta almeno due volte al mese o quando il terreno risulta estremamente secco. Come per tutte le piante, in estate non innaffiare nelle ore più calde per non rischiare di bruciare le foglie.
Concimazione
Come per ogni pianta, la concimazione è davvero importante, e il finocchietto selvatico non ne è escluso.
Concima il terreno prima della semina, quando stai preparando il terreno per mettere le basi. Sarebbe meglio aggiungere il letame maturo, ma puoi usare anche i nostri prodotti biologici come Biofito universale o la specialità cornunghia bio fito.
Ripeti l’operazione in autunno interrando il concime ai piedi della pianta.
La raccolta del Finocchietto Selvatico
Dopo tanta fatica è arrivato il momento di raccogliere il proprio finocchietto selvatico!
Puoi raccogliere le foglie, le guaine e la parte interrata in momenti diversi. Le prime due (foglie e guaine) puoi raccoglierle quando le vedrai verdi e rigogliose, mentre le radici saranno da estirpare nel periodo compreso tra la fine dell’estate e l’inizio dell’inverno. I semi invece dovrai raccoglierli una volta che la pianta sarà secca, ma fai particolare attenzione, se li raccoglierai quando la pianta è ancora viva questi possono disperdersi sul terreno e infestare le piante vicine.occhietto selvatico
Hai finito tutto il ciclo della coltivazione del finocchietto selvatico. Semplice no?