Ti sei mai chiesto come coltivare i carciofi?
Se desideri realizzare una carciofaia nel tuo orto questo è l’articolo giusto che fa per te!
Ma partiamo con ordine…
Il carciofo fa parte delle composite, è di origine mediterranea ed è una pianta perenne che entra in fase di dormienza quando le temperature si alzano, per questo motivo la sua coltivazione è prettamente invernale o primaverile.
Non essendo un ortaggio annuale, la carciofaia potrà darti molti carciofi per diversi anni , in media almeno 5-6 prima di doversi preoccupare ampiamente delle malattie e delle marcescenze che potrebbero colpire gli impianti.
Potrai scegliere di seminare diversi tipi di carciofo, tra le specie più conosciute puoi trovare il carciofo romanesco, il carciofo catanese e il carciofo rosso di Sardegna.
La preparazione del terreno.
Nella coltivazione del carciofo un ruolo cruciale lo svolge il momento dedicato alla preparazione del terreno di semina. La pianta del carciofo infatti vive in un terreno con Ph compreso tra 6 e 6.5, ama una grande esposizione al sole e si sviluppa molto in profondità nel terreno. Le sue radici a fittone si sviluppano in verticale, per questo motivo dovrai lavorare altrettanto in verticale il terreno.
Lavora e vanga il terreno per 40-50 cm in profondità ed aggiungi del concime organico: puoi utilizzare del letame oppure il nostro Fito Biocompost o ancora il Cornunghia Bio pensati per essere del tutto naturali e biologici. Esegui queste operazioni in estate o in autunno.
È molto importante che la terra della tua carciofaia rimanga sempre umida, soprattutto durante la raccolta, per evitare che la pianta entri in dormienza, evitando anche la formazione di ristagni d’acqua che potrebbero causare malattie e marcescenze.
Come realizzare una carciofaia
Come abbiamo detto, per seminare i carciofi dovrai prima di tutto preparare molto bene il terreno, con i giusti accorgimenti la produzione dei carciofi potrà durare diversi anni.
Per piantare i carciofi puoi scegliere tre metodi:
- La semina che potrai operare tra febbraio e marzo in semenzaio oppure tra aprile e maggio in piena terra. Puoi trapiantare a maggio irrigando molto abbondantemente.
- Con la riproduzione dei polloni puoi far partire il tuo impianto di carciofi. Metti a dimora i così detti “carducci” cioè quei germogli che si formano non appena la pianta avrà un anno e loro avranno circa 4-5 foglie. Tagliali con la radice a marzo-aprile, oppure a settembre-ottobre.
- La messa a dimora degli ovuli è un po’ più complessa, ma comunque molto utile da eseguire e deve essere effettuata quando il carciofo è in dormienza cioè tra luglio e agosto. Quando opererai la diccioccatura smuovi il terreno, concima abbondantemente e impianta i carducci a circa 4 cm di profondità.
Pianta i carciofi in file distanti tra loro circa uno e due metri, lasciando tra le piante un metro di distanza.
Come coltivare i carciofi
Come abbiamo detto le carciofaie sono perenni e possono durare fino a 10-12 anni. Idealmente è meglio cambiare la loro posizione nell’orto dopo 4-5 anni. Nonostante il carciofo sia un ortaggio invernale, la pianta di carciofo teme tantissimo il freddo e le gelate, per questo motivo in inverno coprilo con una pacciamatura organica o con dei teli di tessuto non tessuto.
Il carciofo entra nel suo periodo di dormienza in estate, quando le temperature si alzano e aumentano i periodi di siccità. Per svegliare il carciofo potrai cominciare a irrigare abbondantemente anticipandone la crescita e la produzione. Una irrigazione regolare e moderata, che non causi ristagni idrici è molto importante per la pianta di carciofo.
Raccogliere il carciofo
Puoi raccogliere i carciofi quando vedrai il capolino grande e le sue punte chiuse saldamente, ricordati che ogni pianta può produrre 6-10 carciofi massimo. La raccolta va a scalare e va dalla primavera fino all’autunno inoltrato in base al clima in cui vivrai. Non lasciare il carciofo sulla pianta, questo diventerà duro e immangiabile.
Parissiti del carciofo
Il carciofo ha diverse malattie che potrebbero colpirlo, tra queste: gli afidi che puoi combattere con Afidi Stop totalmente biologico, i topi, dai quali puoi difenderti con alcuni trucchetti fai-da-te, il Fasarium che puoi curare con Biofito Crittogame Stop, e infine la Peronospora che si combatte eliminando, innanzitutto le parti colpite, e in seguito utilizzando prodotti a base di rame come Biofito Erbacida Bio RTU.