Con le loro sfumature, che attraversano un campo cromatico compreso fra un bianco candido e un rosso acceso, le azalee e camelie donano ai nostri giardini un ordinato incontro fra armonia e vivacità. Le prime provengono dall’America e dall’Euroasia, mentre le seconde hanno un’origine più smaccatamente orientale.
Vediamo di seguito come coltivare queste piante nei vari periodi dell’anno:
Azalea
Nel periodo autunnale e invernale le azalee devono essere protette dal freddo, attraverso l’impiego di tessuto non tessuto e di paglia, da applicare alla base del tronco. La pianta va annaffiata circa una volta al mese, e anche in questo periodo la pianta deve essere posta in zone il più possibile luminose.
Avvicinandoci alla stagione primaverile potremo invece gradualmente togliere le protezioni e iniziare a irrigare il terreno con più regolarità, fino a raggiungere un ritmo di una irrigazione a settimana, possibilmente accompagnata dall’utilizzo di concime liquido per piante acidofile. A fine fioritura potremo aggiustare l’aspetto della nostra pianta regolando la lunghezza dei rami e eliminando i fiori appassiti, e potremo distribuire della torba attorno alla pianta.
Camelia
Per quanto riguarda la Camelia dobbiamo innanzitutto ricordare che la sasungua, contraddistinta dai fiori rossi e la japonica, i cui petali sono invece bianchi e rosa, necessitano di cure differenti: la prima fiorisce in inverno, mentre la seconda in primavera. Terminate le fioriture vanno eliminati i fiori appassiti e i rami seccati.
Per entrambe le tipologie in autunno e inverno il terreno va mantenuto umido, e la pianta andrebbe mantenuta per alcune ore alla luce del sole. La pianta va però protetta dalle brinate notturne e dai primi raggi di sole del mattino: è bene dunque evitare di esporla al nord.
Nei mesi più caldi, orientativamente da aprile a settembre, la camelia smette di richiedere particolari attenzioni: andrà semplicemente mantenuta su un terreno acido e fresco, con regolari innaffiature bisettimanali.