Scopri i segreti per una coltivazione di santoreggia di successo, dall’inizio alla fine. Dalla semina alla raccolta, questa guida ti accompagnerà attraverso i passaggi essenziali per coltivare la santoreggia, un’erbetta aromatica celebre per il suo sapore distintivo e la facilità di crescita.
Che cos’è la Santoreggia?
La santoreggia, un’erba aromatica della famiglia delle Lamiaceae, è rinomata per i suoi rami lunghi 30-35 cm e i suoi cespugli densi adornati da fiori bianchi o viola. In questo articolo esploriamo la santoreggia hortensis, con il suo ciclo annuale e sapore delicato, a differenza della più robusta santoreggia montana.
Dove e Come Coltivare la Santoreggia
Indipendentemente dal metodo scelto, sia in giardino che in vaso, la santoreggia predilige luoghi soleggiati senza ristagni d’acqua. In terra, preferisce terreni asciutti e sabbiosi, mentre in vaso richiede un buon drenaggio, puoi utilizzare sicuramente il substrato 5 in 1 di Crescita Miracolosa. Questa pianta serve anche come repellente naturale contro gli afidi, proteggendo le colture vicine.
Semina e Cura della Santoreggia
Marzo è il mese ideale per la semina della santoreggia, che richiede minimi interventi di cura. Una corretta irrigazione, evitando i ristagni d’acqua, e la potatura dei rami secchi sono essenziali per la sua crescita. Come detto, la santoreggia è inoltre resistente a parassiti e malattie e se vuoi Blumen ha le sementi che fanno per te!.
Raccolta e Utilizzo della Santoreggia
Le foglie della santoreggia possono essere raccolte tutto l’anno, offrendo un aroma fresco per i tuoi piatti. La raccolta dei fiori e dei rametti permette di prolungare l’utilizzo della pianta, sia in cucina sia come elemento decorativo in pot-pourri.