Il primo orto botanico di Palermo nasce nel 1779 all’interno di un piccolo appezzamento di terreno per la didattica e la salute pubblica. Essendo troppo piccolo, quasi dieci anni dopo, 1786 l’orto fu spostato nell’attuale sede, presso il piano di Sant’Erasmo. Nel 1789 si lavorò al corpo principale degli edifici: venne costruito il Gymnasium e i due corpi laterali, il Tepidarium e il Calidarium, il cui progetto in stile neoclassico fu affidato all’architetto francese Léon Dufourny. Il complesso fu terminato nel 1798 con l’aggiunta dell’Acquarium per le piante acquatiche e il completamento della Serra Maria Carolina.
Con più di due secoli di storia, oggi l’Orto botanico di Palermo è il più ricco d’Italia e tra i più importanti in Europa: la struttura ospita infatti più di 12000 piante, in una collezione scientifica che ha attratto naturalisti, studiosi e viaggiatori di tutto il mondo in cerca di piante esotiche.
L’orto è diviso in vari settori: il Sistema di Linneo (il più antico dell’orto) è organizzato in quartini comprendenti 22 aiuole; tra le varietà di specie al suo interno la più nota al pubblico è il Ginkgo Biloba. Nel Giardino a succulente ritroviamo invece numerose specie di Aloe, Cereus, Crassula, Euphorbia e Opuntia, caratteristiche delle zone più aride: la presenza del Ficus rubiginosa dona infatti a questa parte della collezione botanica un’atmosfera ed un ambiente molto simile a quello della giungla. Il Giardino d’Inverno custodisce invece le specie tipiche delle regioni più calde, Africa, Sud America, Asia e Australia.
Qui suscitano enorme interesse le piante di caffe, cannella e papaia.
Fra le altre specie presenti nell’orto salta all’occhio certamente, per dimensioni e maestosità, il Ficus magnolioides,con grandi rami che si estendono orizzontalmente per svariati metri. Tra le più curiose troviamo l’albero del sapone (Sapindus mukorossi), chiamato così perché contente saponina nei propri frutti, l’albero bottiglia (Chorisia speciosa) che orna il viale principale ed erbe medicali come assenzio, papavero da oppio, canfora e ginseng indiano.
Nell’Acquarium, prosperano invece numerose piante acquatiche tra cui ninfee, fiori di loto (Nelumbo nucifera), un esemplare di sangue di drago (Dracaena draco), un specchio d’acqua con il papiro e un intricato boschetto di bambù.
Dulcis in fundo, tra le varie collezioni ritroviamo quella più affascinante per i visitatori, la collezione di cicadacee (Cycas revoluta) che si presentano come dei veri e propri fossili viventi provenienti dall’Australia e da altre terre, piantate per la prima volta proprio qui, nel bellissimo Orto botanico di Palermo.
Per ulteriori info visita il sito web: http://www.ortobotanico.unipa.it/