In occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua vogliamo presentarti 5 ortaggi “salva-acqua” perché resistono alla siccità e non necessitano di una irrigazione costante o abbondante.
Adottare comportamenti ecosostenibili, fa bene al pianeta e alle persone; quindi, ecco 5 semine che ti aiuteranno a risparmiare acqua. Una risorsa vitale per tutti: esseri umani, animali e vegetali. Preserviamola!
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Patate
Le patate sono uno degli ortaggi che necessita di pochissima acqua. Sono tuberi e quindi crescono sottoterra e con una buona pacciamatura riusciranno ad avere l’acqua di cui hanno bisogno solo grazie alle piogge.
Per la semina, al nord e al centro ti consigliamo il periodo compreso tra marzo e maggio, mentre nelle zone più calde del sud la semina può essere anticipata a febbraio, oppure addirittura a partire da settembre-ottobre.
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Aglio
L’aglio è una pianta che fortunatamente non ha bisogno di tanta acqua. Il rischio di annaffiare troppo è di vederlo marcire prima di poterlo raccogliere e infatti va benissimo per una coltivazione a basso livello di annaffiatura.
L’aglio va coltivato a fine autunno o a febbraio e germoglia a inizio primavera. Le piogge spontanee sono più che sufficienti anzi come abbiamo già detto, irrigazioni troppo frequenti potrebbero far marcire i suoi bulbi.
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Legumi
Tutti i legumi, in particolare ceci, lenticchie e fagioli, non necessitano di tanta acqua. Anche per loro, durante l’inverno le piogge sono più che sufficienti, mentre in estate si può innaffiare leggermente ma solo una volta a settimana.
Sono piante che resistono alla siccità; grazie alle loro radici lunghe, profonde ed estese possono recuperare acqua perfino dai terreni aridi e sabbiosi.
Semina i ceci tra febbraio e aprile, le piogge primaverili forniranno tutta l’acqua necessaria.
La semina della lenticchia, invece, si concentra nel mese di marzo e avviene direttamente in pieno campo; anche in questo caso, le piogge primaverili sono più che sufficienti per farla crescere forte e rigogliosa.
La semina dei fagioli inizia verso fine marzo e si può protrarre fino a luglio.
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Rucola
La rucola è la pianta con le esigenze idriche maggiori tra quelle che ti abbiamo presentato. Il terreno della rucola dev’essere sempre un minimo umido, anche se non fradicio; puoi quindi cavartela con le normali piogge di stagione e con una buona pacciamatura, che tratterrà l’umidità nel terreno senza che tu debba innaffiare.
La rucola va seminata a spaglio preferibilmente in primavera o in autunno.
Assicurati che il terreno sia morbido e umido e, se vuoi ridurre ancora di più l’uso dell’acqua, procurati semi di rucola selvatica. Quest’ultima è infatti un’insalata resistente alla siccità, in grado di crescere anche in terreni sassosi e senza acqua.
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Verze
I cavoli e le verze in generale hanno bisogno di essere annaffiate con regolarità, ma siccome si raccolgono in pieno inverno possono approfittare delle abbondanti piogge autunnali per crescere bene senza bisogno di irrigazione.
Il periodo di semina varia a seconda dell’epoca di maturazione: da gennaio a maggio si seminano le varietà estivo-autunnali; in aprile-maggio quelle tardive e in agosto-settembre quelle precoci.
In genere si semina in semenzaio, più raramente in pieno campo, interrando i semi a 1-2 cm di profondità.
Ma non è tutto!
Ti sveliamo un piccolo segreto se vuoi arricchire il tuo orto con un altro prodotto bio, a km 0, ottimo in cucina, ma sempre restando amico dell’ambiente…
Esiste un particolare tipo di pomodoro che può essere coltivato in terreni aridi, senza irrigazione o dove si annaffia raramente. Stiamo parlando del Pomodoro siccagno!
Il siccagno si semina in pieno campo nei mesi primaverili, nei primi di marzo e di aprile.
Anche se coltivati all’asciutto, questi pomodori sono grandi circa 80 gr e sono ottimi per le conserve, le passate e le salse.